Sabato 31 dicembre il Vescovo Pietro ha celebrato la Messa di Ringraziamento per la chiusura dell’anno, con conferimento dei Ministeri di Lettorato ed Accolitato ai seminaristi Antonio Mazzella e Marco Trani
Giuseppe Galano per Kaire
Sabato 31 dicembre per la Chiesa d’Ischia è stato un giorno speciale. Il popolo di Ischia ha accolto in Cattedrale i seminaristi Marco Trani e Antonio Mazzella ai quali è stato conferito rispettivamente il Ministero dell’Accolitato e del Lettorato. Il Ministero che la Chiesa offre a questi due nostri giovani riempie tutta la comunità isolana di immensa gioia e profonda gratitudine, ma anche di tanta emozione e trepidazione perché dona loro la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti verso l’Ordinazione Sacerdotale. Da questo momento Antonio e Marco sono chiamati ancora di più a mettersi al servizio della Chiesa di Ischia.
La celebrazione presieduta dal nostro Vescovo Pietro Lagnese, ha visto la partecipazione di quasi tutti i sacerdoti, dei religiosi e religiose e i diaconi. Questa è stata anche occasione preziosa per ringraziare il Signore per l’anno passato, per fare bilanci sulle cose belle e meno belle che sono avvenute e allo stesso tempo affidare a Dio il nuovo anno. “Venne tra i suoi, dice il Vangelo; dobbiamo ringraziare il Signore – ha affermato il vescovo nell’omelia – Il cristiano e anche il presbitero è colui che dice grazie al Signore. E’ bello che la Liturgia delle Ore ogni mattina ci spinge a dire grazie al Signore, nonostante tutto, nonostante le tante contraddizioni, le resistenze, i tanti peccati e le tante cose brutte che affliggono la nostra amata terra. Dobbiamo dire grazie al Signore per la Sua venuta in mezzo a noi”. Mons. Lagnese cita Papa Francesco che parla del Natale come la festa di Dio che viene a farsi piccolo. “Dio è venuto come il più piccolo degli esseri, il più fragile, il più debole perché nessuno avesse vergogna di avvicinarlo e tutti potessero andargli vicino senza timore”. Il Vescovo invita tutti a dire grazie al Signore per la Sua venuta, per le Sue tante visite fatte ad ognuno di noi e alla nostra Chiesa. “Anche quest’anno Dio ci ha visitati. Diciamo grazie per l’Anno della Misericordia appena concluso. Per tanti qui ad Ischia è stata occasione speciale per sperimentare la misericordia di Dio. Un dono tutto speciale per la nostra Chiesa è stata l’Ordinazione Sacerdotale di Carlo Mazzella. Il Signore ha fatto di lui un segno della Sua presenza”. La Celebrazione per tutti è stata occasione preziosa per fare un serio ed accurato esame di coscienza. “Vogliamo domandarci com’è andato questo anno 2016 per tutti noi e per la nostra Chiesa. Chiediamoci se abbiamo accolto il Signore. Siamo stati docili all’azione della grazia o abbiamo posto resistenza? Anche noi presbiteri siamo chiamati a porci domande. Abbiamo fatto tutto affinché l’Anno Santo fosse tempo fruttuoso per la nostra gente? I fatti dolorosi che hanno segnato la vita del nostro presbiterio stanno favorendo al nostro interno una più forte esigenza di avanzare in maniera spedita in un cammino di conversione”? Il Vescovo esorta tutti a chiedere al Signore la grazia di non opporre più resistenza all’azione dello Spirito. “La missione della Chiesa è quella di essere madre che genera figli di Dio. Dobbiamo rimetterci ad annunciare il Vangelo. Ciò richiede che vi siano uomini rinnovati. Che si realizzi in ciascuno di noi una conversione personale con la consapevolezza che una sola persona può portare tanto bene a tutto il corpo o danneggiarlo e farlo male”. Il Vescovo si rivolge ai due seminaristi. “Carissimi Antonio e Marco tra poco sarete istituiti Lettore ed Accolito. Il Pane della Parola e dell’Eucarestia, cibo prezioso che alimenta la vita di Dio in voi, vi viene messo tra le mani. Nel vedervi avanzare verso l’Ordinazione Presbiterale il Vescovo e con lui tutto il presbiterio gioisce, prega e domanda non soltanto che il Signore doni alla Chiesa d’Ischia nuovi presbiteri, ne abbiamo bisogno, ma soprattutto presbiteri nuovi, non altri preti ma preti altri, con l’aiuto di Maria e per il bene vostro e nostro e di tutta la Santa Chiesa”. Al termine dell’omelia Antonio e Marco si sono inginocchiati uno per volta davanti al Vescovo ed hanno ricevuto la Preghiera di Benedizione. Il Vescovo ha consegnato ad Antonio il libro delle Sacre Scritture e a Marco la patena con il pane ed il calice con il vino. Un lungo e caloroso applauso ha fatto da cornice a questo momento bellissimo e carico di emozione.
Foto di Fiorella Iervolino