A Ischia commozione e gioia per i primi bimbi ad essere nati dopo il terremoto e ben presto diventati il simbolo di rinascita e speranza. Sono Anna e Gioacchino. I loro nomi ci fanno subito pensare ai genitori di Maria, la mamma di Gesù
Giuseppe Galano
Una calda e tranquilla serata quando ormai l’estate sta volgendo al termine per tanti sulla nostra isola si è trasformata improvvisamente in una nottata di angoscia e terrore. Pochi interminabili secondi sono bastati a cambiare le sorti della vita di tante persone. Il terremoto di magnitudo 4.0 ha avuto come conseguenze scenari di morte e devastazione sul nostro territorio. Quella nottata di terrore tuttavia non ha portato solo morti, feriti, crolli e macerie ma anche germogli di speranza.
LA NASCITA DI ANNA
Mentre a Casamicciola si lottava per strappare alla morte vite umane giunge una notizia bellissima. Alle 2.54 del 22 agosto all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno nasce Anna, una meravigliosa bimba, da tutti fin da subito definita il simbolo dell’isola d’Ischia e della sua rinascita. Abbiamo incontrato in ospedale mamma Regina e papà Luciano che con viva gioia e immensa emozione ci hanno donato la loro testimonianza. “Stavamo in casa quella sera. Abbiamo avuto tanta paura. Abitiamo in via Cretaio e fortunatamente la nostra casa, a differenza di altre, non ha subito danni. Dopo il forte spavento siamo rientrati in casa. Durante la notte mi si sono rotte le acque e sono corsa d’urgenza in ospedale. Sarei dovuta uscire di conto il prossimo 23 settembre”. Racconta con occhi lucidi Regina. Quella sera l’ospedale per alcune ore è stato evacuato per probabili crepe nel palazzo. “Giunta al Rizzoli mi sono tranquillizzata, mi sono sentita al sicuro e mi è passata la paura. Alle 2.54 è nata la piccola Anna. Abbiamo ricevuto un’ottima assistenza sanitaria”. Dopo aver dato alla luce la bimba, Regina è stata momentaneamente trasferita nel reparto di ortopedia, fino alle 11 del giorno successivo. Tutti sull’isola hanno accolto con gioia immensa la nascita di questa bimba mentre si scavava tra le macerie a Casamicciola. Il pensiero di Regina ritorna ancora a quegli attimi concitati della sera del 21 agosto. “I bimbi piangevano, avevano tanta paura. La fede in Dio ha avuto un ruolo fondamentale. Ci siamo fidati ed è andato tutto bene. A chi oggi vive nella sofferenza per aver perso tutto in un attimo dico di non mollare. Ci vuole forza e coraggio. Ce la faremo. Ci rialzeremo. Bisogna andare avanti e rimboccarsi le maniche”.
LA NASCITA DI GIOACCHINO
Tra i primi nati dopo il sisma del 21 agosto vi è anche il piccolo Gioacchino, un bimbo bellissimo venuto alla luce il 25 agosto. La mamma Titti ci ha raccontato la sua testimonianza. “Quella sera del terremoto eravamo a casa di mia madre a Ischia. Avevo paura per l’altro mio bimbo di soli 2 anni. Ho cercato di tranquillizzarlo. Dopo lo spavento iniziale siamo rientrati a casa nostra a Piedimonte. Alla tv ho avuto modo di capire quello che stava succedendo. Avevo paura. Potevo partorire da un momento all’altro. Ho cominciato ad avere le prime avvisaglie e ho pregato. Intanto il mio medico mi tranquillizzava. Poi è passato tutto”. Titti ci racconta del parto e del piccolo Gioacchino nato il 25 agosto. “La fede in Gesù è stata fondamentale per sconfiggere la paura. La prima cosa che ho fatto è pregare insieme alla mia famiglia. Abbiamo pregato tanto per le vittime, per Lina in modo particolare perché la conoscevamo”. Ripercorrendo quegli attimi si legge ancora paura negli occhi di questa giovane mamma. “Ho visto e letto tanta sofferenza. Non vi sono parole di fronte a tutto ciò. Vedere i miei amici che hanno perso tutto e i loro sacrifici di una vita andati tutti persi è qualcosa di terribile. Allo stesso tempo ho visto tanta solidarietà”.