Dopo aver trascorso il periodo estivo a Roma per ultimare gli studi di specializzazione, don Gianfranco è rientrato sull’Isola e ha ricevuto il nuovo incarico dal vescovo Pietro Lagnese. I fedeli di Lacco Ameno commossi ringraziano il sacerdote tanto amato e stimato per il lavoro svolto in parrocchia come vice parroco
Giuseppe Galano – Kaire
“Il Signore non vi lascia soli. Da domenica prossima 24 settembre avrete un nuovo pastore. Sarà qui con voi e con lui farete un altro tratto di strada. Il nuovo amministratore parrocchiale sarà don Gianfranco Del Neso. Il Signore vi ha dato tanto, ora chiede che mettiate a frutto tutto quello che vi ha donato. Vogliate bene a don Gianfranco così come avete fatto con don Emanuel, aiutatelo e pregate per lui così come egli farà per voi”. Con queste parole, accolte da lunghi e calorosi applausi il vescovo Pietro domenica 17 settembre al termine della Santa Messa del mattino ha annunciato alla comunità parrocchiale Maria SS. Madre della Chiesa in Fiaiano la nomina del nuovo amministratore parrocchiale. Don Gianfranco non ha bisogno di presentazioni. Da sempre molto stimato ed apprezzato da tutti per la sua bontà ed intraprendenza sarà senza dubbio accolto con spirito di fede e con sincera amicizia. Egli continuerà l’opera di chi lo ha preceduto favorendo l’ulteriore crescita del popolo fiaianese. Tra i numerosi fedeli accorsi in chiesa vi era tanta attesa. “Celebriamo l’incontro con Gesù Risorto che entra nel cenacolo rappresentato da questa parrocchia. Gesù entra a far dono della Sua misericordia, per dare a tutti la bella notizia che Dio ci ama tanto”. Nel brano del Vangelo di Matteo (18;21-35) Gesù annuncia a Pietro la necessità di perdonare sempre.”La parabola ci invita a contemplare il perdono di Dio per noi come fonte di riconciliazione. Sette volte? Fino a settanta volte sette. Questo vuol dire perdonare sempre”. Gesù per spiegare quello che ha detto racconta a Pietro la parabola del re che deve fare i conti con i suoi servi. Chiama a se un servo che gli deve restituire diecimila talenti, una somma incalcolabile, impossibile da restituire. Il servo si prostra davanti al re chiedendo pazienza. Il re ebbe compassione del servo e gli condonò il debito.”Quest’uomo non si è fermato di fronte a ciò. Appena uscito ha dimenticato tutto andando immediatamente al concreto. Tutti noi siamo chiamati a fermarci per considerare quello che il Signore ha fatto per noi, quanto sia buono e misericordioso perdonando tutte le nostre colpe e guarendo le nostre ferite”. Il servo non aveva accolto il dono grande che il re gli aveva offerto ed appena uscito si comporta in modo contrario al suo re. Vede un compagno che gli deve cento denari, una somma modesta; lo prende per il collo e lo maltratta facendolo gettare in prigione fino alla restituzione del denaro dovuto. Venuto a sapere ciò, il re si indigna perché il suo servo è stato spietato e lo fa gettare in prigione. “Cosa vuol dirci Gesù? Egli è capace di amarci così tanto e la sua opera risanatrice è talmente grande che risulta impensabile che possiamo essere come Lui, amando e perdonando come Lui fa con noi. Guardiamo Gesù, mettiamoci ai piedi della Croce e contempliamo il Suo amore per noi. Facciamoci piccoli, non mettiamoci alla pari del Signore. Chiediamo a Gesù di essere inondati dell’amore e della misericordia di Dio. Signore fa che io mi senta amato da te. Chiediamo questo a Dio. Facciamo esperienza di questo amore così grande che Lui ci ha donato. Verrà un tempo nel quale questo amore così grande che Lui ci ha donato dobbiamo restituirlo. Il Signore ci chiama a questo. Chiama questa comunità a fare questo”.