PREGHIERA GIOVANI
Venerdì 17 aprile si è rinnovato l’appuntamento mensile con i giovani in Cattedrale insieme al nostro Vescovo Pietro.
«La vita è un dono
legato a un respiro!
Nessuno viene al mondo
per sua scelta!
È tutta in un nome
uscito dal Suo Cuore!
Dio ha pronunciato
anche… il tuo!»+ Pietro – Vescovo
Questo incontro è sempre molto atteso dai ragazzi provenienti dalle varie realtà parrocchiali isolane i quali riescono a trovare, grazie al carisma di Mons. Lagnese, un senso di pace e serenità, e soprattutto riescono a meditare sulla Parola di Gesù, una parola che appare sempre di straordinaria attualità. Il Vescovo, in sinergia con il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile e Vocazionale, diretto dai due giovani sacerdoti don Gianfranco Del Neso e don Marco D’Orio, cura questo incontro nei minimi dettagli senza nulla lasciare al caso. I ragazzi che mensilmente rispondono all’invito riescono a fermarsi, staccare dalla solita routine di tutti i giorni ed aprono il cuore alla meditazione, accogliendo il messaggio di Gesù, diventando desiderosi di essere poi testimoni verso gli altri della grandiosità dell’amore di Dio. Il tema scelto questa volta ci riporta al momento in cui Gesù chiamo a sé gli Apostoli, “Li chiamò a sé perché stessero con lui”. Anche noi siamo chiamati. Gesù ci chiama alla fede ed alla perfezione, all’uscire verso gli altri per poter così portare l’amore di Dio a tutti. Come suo solito Mons. Lagnese affida i ragazzi allo Spirito Santo quale atto preliminare della serata. “A volte ci si sente incapaci di muoversi, di spostarsi, di prendere il largo. Si ha il bisogno che Gesù venga con il Suo Spirito e conduca tutti al largo”. Vieni Santo Spirito di Dio, come vento soffia sulla Chiesa! Vieni come fuoco, ardi in noi e con te saremo veri testimoni di Gesù. Con queste parole ha inizio il canto. “Lo Spirito è già in azione – afferma Padre Pietro – ci ha portati qui e come vento sta agendo su di noi. Gesù Risorto è qui e noi siamo chiamati ad annunciarlo. Il Vescovo invita i presenti a mettersi in ascolto della Parola di Dio. “Ascoltiamo Gesù che ci parla e desidera entrare nei nostri cuori per poter cambiare la vita di ciascuno di noi”. Padre Pietro mensilmente sceglie un brano del Vangelo sul quale invita tutti a riflettere, un passo che puntualmente riesce a penetrare nel cuore di ognuno, perfino in quello più indurito, e dona forza e vigore a tutti. Il brano scelto in quest’occasione è tratto dal Vangelo di Marco (3,13-19). L’Evangelista ci parla di Gesù che salì sul monte e chiamò a sé quelli che Egli volle ed essi andarono da Lui. Questo passo descrive la scelta e la missione dei dodici Apostoli. Gesù ne chiama prima due, poi altri due e così via. Salì al monte sta ad indicare che Gesù andò dal Padre e si mise a parlare con Lui. “Gesù sente il bisogno di stare con il Padre, parlare con Lui perché deve prendere una decisione importante”. Il Vescovo sottolinea un aspetto che riguarda tutti molto da vicino affermando come tante volte quando occorre prendere una decisione si parla con tutti senza fermarsi a riflettere davanti al Signore. Il Vangelo dice che da quel dialogo di Gesù con il Padre nacque una chiamata. Gesù chiamò a se quelli che Egli volle. Costituì i dodici Apostoli, frutto di quel dialogo, affinché stessero con Lui ed anche per mandarli a predicare perché avessero il potere di scacciare i demoni.
Il nostro Vescovo poi ha proposto all’attenzione dei ragazzi un brano musicale tratto dal repertorio di Renato Zero “La vita è un dono”, datato 2005. Il brano, molto bello è stato dedicato dall’artista a Papa Giovanni Paolo II. Il testo della canzone aiuta a riflettere, incita gli ascoltatori a non dare mai per scontata la propria vita. Il Vescovo ha estrapolato dal testo alcune frasi molto significative che hanno fatto da supporto alla meditazione. Nessuno viene al mondo per sua scelta. Con queste parole ha inizio il canto. “Siamo tutti vivi perché chiamati da Dio per nome. Dio chiama alla vita. Se siamo vivi è perché Dio ha pronunciato il nostro nome. Non per meriti si nasce e non per colpa. Queste parole ci fanno riflettere ulteriormente sul fatto che non abbiamo deciso noi di nascere. La vita ci è stata donata. Non è un peccato che poi si sconterà. Questa frase ci permette di fermarci su un aspetto molto importante della vita. “Per tante persone la vita potrebbe essere un peso, quasi un peccato da scontare. Per tanti la vita è una realtà invivibile, che rende tristi e pesanti”. Chi cerca nel suo cuore non si sbaglia. “Noi desideriamo trovare un senso alla nostra vita”. La vita è un dono legato ad un respiro. “Il Signore ci ha chiamati alla vita. Tutti noi siamo frutto del respiro di Gesù sulla Croce. Siamo frutto di un atto d’amore. La vita è sempre generata da amore”. Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo.”Ognuno dovrebbe rendere grazie perché esiste, per essere stato chiamato alla vita. Tutti dobbiamo ringraziare Dio. Occorre anche aiutare i nostri fratelli a capire che siamo un dono, una cosa bella. E’ un dono che si deve accettare, condividere e poi restituire. La vita è amore che si accoglie e che si dona. Il Vescovo sottolinea un aspetto peculiare, di estrema attualità, che è alla base di tanta infelicità per troppe persone. “Tutti quelli che hanno tentato di comprare la felicità sono rimasti delusi. Giocare la vita davanti ad una macchinetta mangiasoldi , ricercare la felicità nel sesso o in una siringa provoca solo infelicità”. Ogni emozione, ogni cosa è grazia. “Dobbiamo imparare ad amare la vita sapendo che tutto è grazia. Dopo queste riflessioni davvero molto intense è stato proposto il canto Sulla Tua Parola del Rinnovamento nello Spirito intonato dalle ragazze della Corale. Concludendo possiamo affermare con certezza che i ragazzi sono stati toccati dalle riflessioni, in essi al termine dell’incontro si leggeva un senso di pace e benessere. I giovani hanno fatto ritorno alle proprie case con animo arricchito e desiderosi di testimoniare con la loro vita l’amore di Gesù.