«Magari toccasse a me prendermi cura dei giorni tuoi. Io ti direi: Alzati! E scioglierei i nodi dentro di te e le più ostinate malinconie. Magari ti decidessi ad affidarti a me: puoi fidarti a lasciarmi il cuore; non ti deluderò… magari! Magari saprò aspettare te, domani e poi… domani. Io come un’ombra ti seguirò, la tenerezza è un talento mio! Magari… Mi ami?»
+ Pietro – Vescovo
L’appuntamento mensile con la Preghiera Giovani per tanti ragazzi appartenenti alle varie realtà parrocchiali isolane è sempre molto atteso. I ragazzi, grazie alla straordinarietà del nostro Vescovo Pietro che cura nei minimi dettagli questo incontro, riescono ad entrare nel vivo della Parola di Gesù e a sperimentare cosa sia il vero Amore, quello che Gesù trasmette a tutti noi. Chi partecipa a questo evento fa ritorno alle proprie case con un animo stracolmo di felicità. Tanti ragazzi si sono ritrovati venerdì 20 febbraio nella Chiesa Cattedrale di Ischia Ponte. Tra di loro vi era forte curiosità sul tema che da li a poco sarebbe stato trattato da Mons. Lagnese e sul canto che sarebbe stato proposto quale supporto alla meditazione. Padre Pietro ogni mese sceglie un brano del Vangelo sul quale invita tutti a meditare, un passo che puntualmente appare come un potente strumento capace di donare ai presenti nuova forza e vigore. “Alzati” è il tema trattato questa volta dal Vescovo, un invito a tutti ad alzarsi verso i fratelli, verso coloro che sono più deboli. Bello e significativo il canto d’introduzione, un’invocazione allo Spirito Santo, “Spirito Santo vieni in noi”, un invito ad accogliere il dono dello Spirito affinché possa entrare nelle nostre vite, nei nostri cuori e trasmettere l’amore vero. “Chiediamo al Signore di farci sentire il suo amore verso di noi. Egli ci ama immensamente e vuole prendersi cura di noi. Lasciamoci amare da Lui”. Il Vescovo invita tutti i ragazzi a lasciar parlare il Signore aprendo il cuore all’ascolto della Sua Parola. “Chiediamo allo Spirito di liberare i nostri cuori ed aiutarci a seguire Gesù”. Il brano del Vangelo scelto in questa occasione ci parla di Gesù che fa ritorno a Cafarnao, città nella quale aveva avuto molto seguito. Si seppe che era in casa e tante persone si radunarono attorno a Lui che non vi era posto neanche davanti alla porta ed Egli annunciava loro la Parola. Le persone venivano guarite, sanate. “Tante volte noi ascoltiamo in maniera distratta e superficiale la Parola di Gesù, una Parola che ha potere di cambiare tante cose, trasforma, libera, guarisce le persone.” Il passo del Vangelo ci racconta che la gente andava in massa verso Gesù. Il brano continua raccontando di un paralitico che viene portato a Gesù; quattro persone si recano da Lui e non riuscendo ad entrare in casa talmente era tanta la gente presente davanti alla porta lo calano dal tetto scoperchiandolo nel punto esatto dove Egli si trovava. Questo ci deve far riflettere; le quattro persone che accompagnano il paralitico non si arrendono davanti alle difficoltà ed agli ostacoli e pur di portare l’ammalato dinanzi a Gesù scoperchiano il tetto della casa. Gesù, grazie alla profonda fede di queste quattro persone, si commuove ed interviene. Ciò ci permette di comprendere che tutti noi possiamo fare qualcosa per una persona che sta a noi a cuore, aiutandola con la nostra preghiera, favorendo così l’incontro con Gesù. Egli dice al paralitico: Ti sono perdonati i tuoi peccati”. “Gesù ci fa comprendere come il peccato sia equiparabile ad una paralisi; il peccato ci schiaccia a terra e ci impedisce di seguire Gesù facendoci restare fermi sempre allo stesso posto. Gesù può liberarci dal peccato e tirarci fuori da questa condizione se lo vogliamo e ci fidiamo di Lui”. Dopo aver meditato sul brano del Vangelo di Marco il nostro Vescovo ha proposto all’attenzione di tutti un brano musicale tratto dal repertorio di Renato Zero, “Magari”, per aiutare i ragazzi nella riflessione. Il nostro Vescovo ancora una volta ha sorpreso tutti trasformando il canto di Renato Zero in una meravigliosa preghiera ed estrapolando dal testo straordinari spunti di riflessione per la vita di tutti i giorni. Questa canzone, molto bella e significativa, potrebbe essere interpretata come il parlare del Signore alle nostre vite, ai nostri cuori. Magari toccasse a me prendermi cura dei giorni tuoi. Sciogliere i nodi dentro di te, le più ostinate malinconie. Il desiderio del Signore è proprio quello di prendersi cura di noi e di sciogliere i nostri nodi irrisolti, quello che ci portiamo dentro e che ci ostacola nella vita di tutti i giorni. A volte si è presi da malinconia, da ostinata tristezza senza saperne il perché. Puoi fidarti a lasciarmi il cuore. Egli ci invita a fidarci di Lui. Chi si affida al Signore è preservato dal dolore, dalle difficoltà. Egli desidera entrare in noi, intervenire nelle nostre vite ed operare con noi. Io come un’ombra ti seguirò/le tenerezze ed il talento mio/non ti deluderò. Gesù non ha deluso mai nessuno in 2000 anni. Tutti coloro che hanno messo nelle mani di Gesù la loro vita non sono mai rimasti delusi. Mi provi. La Quaresima potrebbe essere sintetizzata nel “mi provi” detto a ciascuno di noi da Gesù. Il senso della Quaresima è permettere a Gesù di prendersi cura di noi; Egli ci ha a cuore, non è per nulla indifferente a noi. Se tu mi conoscessi certo che non mi negheresti. Se davvero conoscessimo Gesù non avremmo alcun timore ad affidarci a Lui e lasciarci guarire. La parte finale del canto di Renato Zero sembra voler fare riferimento al desiderio di voler prendersi cura dell’altro. Solo tu mi potrai guarire. Gesù è malato d’amore per noi. Solo Lui potrà guarire, basta solo volerlo. Gesù si è fatto paralitico sulla Croce per noi, per liberarci dal peccato e guarirci. Ha preso su di sen tutti i peccati del mondo, i nostri nodi, le nostre catene. Io sono pronto a fermarmi qui. Gesù è pronto a fermarsi sulle nostre vite. Dopo aver meditato intensamente su questa Parola molto profonda, il Vescovo Pietro ha asperso il capo dei presenti con le Ceneri. I ragazzi sono stati invitati, man mano che si avvicinavano ai piedi dell’altare a deporre ai piedi di Gesù un nodo particolare, una sofferenza o un qualcosa che ostacola il loro cammino verso la felicità e verso Gesù. In seguito è stato proposto il Canto “Io ti amo” del Rinnovamento nello Spirito, in risposata a quanto meditato fino a quel momento. Al termine dell’incontro si leggeva nei volti di quanti avevano partecipato un senso di benessere e gioia. I ragazzi che sono intervenuti alla Preghiera Giovani hanno fatto ritorno nelle loro famiglie con animo profondamente arricchito e desiderosi di ripetere quanto prima questa meravigliosa esperienza.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 20 Marzo 2015 – Preghiera giovani
Sabato 21 marzo 2015 – Incontro con Papa Francesco a Napoli
Venerdì 27 marzo 2015 – Via Crucis dei giovani Dalla Cattedrale al Castello Aragonese
Giugno 2015 – Torino: sulle orme della Santità Bicentenario della nascita di S. Giovanni Bosco