Sono le parole di Antonia, ragazza di soli 15 anni, che ha messo Gesù al centro della sua vita, in una breve ed intensa vita, scandita dai ritmi incessanti dell’amore profondo che lei nutriva verso Dio e il prossimo.
Antonia nasce il 10 settembre 1999 da Monica, catechista in parrocchia a Fiaiano, e Ciro Spedicati, uomo sempre disponibile alle esigenze della comunità, genitori che nella loro semplicità hanno guidato la ragazza ad una vita cristiana. Sin da piccola la contraddistingueva un temperamento forte ed un carattere vivace. Antonia adorava i suoi due fratellini. Nonostante la sua giovane età si sentiva responsabile nei loro confronti, proprio come una piccola mamma. Con la più piccola, Valeria, amava fare lunghe passeggiate nel bosco dilettandosi a raccogliere i ciclamini. Con Giacomo il rapporto era altrettanto bello ma con qualche battibecco in più, come avviene spesso tra fratelli. Per lui la sorella era un vero e proprio punto di riferimento. Egli stesso definisce Antonia come un sole che ha illuminato per 12 anni la sua vita. Antonia amava aiutare la mamma nelle piccole faccende domestiche. A detta dei compagni di classe “a scuola era sempre la prima, con il solo obiettivo di dare il buon esempio e mai la presunzione di voler superare qualcuno”. Inoltre “era mossa dal desiderio di imparare a prescindere dal voto del compito o dell’interrogazione”, come ha scritto la sua professoressa di latino. Per gli amici di classe Antonia era la loro maestra di vita; ciò che ha trasmesso loro è un qualcosa di semplice e straordinario al tempo stesso: “amare incondizionatamente e sorridere alla vita, qualsiasi sfida ci si ponga davanti”. Lo aveva imparato alla scuola di Gesù, in quella che lei definiva la sua “Grande Famiglia”, la Parrocchia. Infatti, dopo aver ricevuto la Prima Comunione, ha voluto continuare a frequentare, senza mai interrompere, insieme ad altri bambini, un percorso in parrocchia. Il canto era uno tra i tanti talenti che Antonia ha desiderato mettere a disposizione della comunità fin da subito. Con un gruppo di bambini ha contribuito alla formazione del primo coro di piccole voci che animavano le Celebrazioni Eucaristiche della domenica mattina. Questo talento, unito a quello della recitazione, l’ha resa protagonista di una serie di spettacoli e rappresentazioni realizzate in Parrocchia nel corso di questi ultimi anni. Antonia era disponibile con tutti; mostrava, inoltre, molta sensibilità verso tematiche sociali. Ricordiamo le visite ai bimbi dell’orfanotrofio ed agli anziani di Villa Joseph organizzate dai giovani della Parrocchia alle quali lei non mancava mai, desiderosa di trasmettere al prossimo l’amore di Gesù. Con il suo entusiasmo coinvolgeva tutti. Una delle esperienze più significative è stato il ritiro a Santa Maria al Monte vissuto con gli stessi giovani lo scorso settembre. Grazie a questa esperienza Antonia ha approfondito il suo rapporto con Gesù e la sua fede è cresciuta in poco tempo a dismisura. Questa maturità spirituale si è vista dopo pochi giorni quando, venuta a mancare una figura di riferimento per il coro dei bambini, pur non ritenendosi all’altezza, accettò di assumere quella responsabilità. Poco dopo, inoltre, le fu chiesto di guidare come animatrice un gruppo di bambini, lei con la solita generosità ha detto il proprio si. Ci piace ricordare Antonia come Dio ha voluto mostrarcela la notte di Pasqua, vestita di bianco. Per quella Celebrazione le fu chiesto, insieme ad altri, di prestarsi per il servizio liturgico all’altare. Non lo aveva mai fatto e le costava, eppure anche lì disse il suo si. Quindici giorni dopo, in seguito ad una grave e rara forma di encefalite viene immediatamente trasferita in una struttura della terraferma. E’ stato impressionante quello che è accaduto nei circa 40 giorni in cui Antonia è stata isolata e quasi sempre in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Migliaia di persone in vari posti d’Italia hanno dato vita a catene di preghiere. La sua pagina facebook, carica di messaggi, è stata una dimostrazione reale di amore, unità ed affetto: conseguenza diretta di quello che Antonia ha seminato nel corso della propria vita. Il 2 giugno per i familiari, i giovani della Parrocchia di Fiaiano e per quanti l’hanno amata è e sarà una data indimenticabile: alle 14 in punto la piccola-grande Antonia ha incontrato Gesù.
A cura di Don Emanuel Monte e i giovani della parrocchia Maria SS. Madre della Chiesa – Fiaiano