Patrocinato dal MIUR e dalla CEI-Ufficio Scuola, si è svolto, nei giorni 2,3,4 Ottobre 2015 all’Hotel Continental Terme di Ischia, il corso regionale di aggiornamento, “Democrazia bene comune. Il contributo dell’Insegnamento della Religione Cattolica”, riservato a 60 docenti di R.C. provenienti da tutte le diocesi della Regione Campania.
Bernardo Dell’Omo – In continuità con il percorso di aggiornamento dello scorso anno sul tema dei beni comuni, il nuovo corso ha inteso affrontare il tema della democrazia come bene comune da una duplice prospettiva: quella della riflessione teorica e concettuale, nel tentativo di una ri-definizione del termine adeguata alla politica odierna, e quella delle buone pratiche, considerate soprattutto dal punto di vista dei diritti di cittadinanza, che sono anche stati anche il fine del corso in considerazione del fatto che la Scuola, e in essa l’Insegnamento della Religione Cattolica, è sì luogo privilegiato per istruire percorsi che rendano possibile una riflessione su questi temi ma anche il luogo dove riflettere su esperienze legate ai diritti di cittadinanza già in atto sul territorio e che per le nuove generazioni costituiscono dei punti di luce, dei fari illuminanti e non accecanti verso cui dirigere lo sguardo e continuare il cammino.
Il Corso ha avuto come obiettivo base quello di indicare itinerari educativi in cui l’insegnamento della Religione Cattolica diventa strumento privilegiato che aiuti a formare una comunità di pensiero, segno di speranza. In tale contesto è stata proposta anche una lettura della Dottrina Sociale della Chiesa sul tema dei diritti di cittadinanza.
Già nel 2012 il segretario della Cei di allora, monsignor Crociata aveva detto: “Avvertiamo la necessità di educare alla cittadinanza responsabile. L’attuale dinamica sociale appare segnata da una forte tendenza individualistica che svaluta la dimensione sociale, fino a ridurla a una costrizione necessaria e a un prezzo da pagare per ottenere un risultato vantaggioso per il proprio interesse. Nella visione cristiana l’uomo non si realizza da solo, ma grazie alla collaborazione con gli altri e ricercando il bene comune. Per questo appare necessaria una seria educazione alla socialità e alla cittadinanza, mediante un’ampia diffusione dei principi della dottrina sociale della Chiesa, anche rilanciando le scuole di formazione all’impegno sociale e politico. Una cura particolare andrà riservata al servizio civile e alle esperienze di volontariato in Italia e all’estero. Si dovrà sostenere la crescita di una nuova generazione di laici cristiani, capaci di impegnarsi a livello politico con competenza e rigore morale” (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 54)e continuando “Oggi siamo chiamati a far crescere la coscienza della responsabilità di ogni credente . L’Italia ha oggi vitale bisogno di una cultura del bene comune e della responsabilità sociale condivisa, e la visione cristiana della cosa pubblica richiede responsabili nel pubblico motivati e attrezzati, ma anche credenti coerenti nello svolgimento della loro vita di cittadini,educare alla cittadinanza responsabile. Veri credenti e buoni cittadini: a questo siamo chiamati a educare noi stessi e tutti i fedeli”.
Tutto è stato pensato e strutturato in maniera sapiente, dal latino sàpere, e intelligente, sia nel significato etimologico dell’intus-legere (approfondimento degli argomenti) che dell’inter-legare, (capace di creare legami tra…) con un programma intenso in 3 giorni, fruttuosi per tutti.
I relatori, bravi e pazienti, sono riusciti a coinvolgere e affascinare la platea per la profondità delle tematiche, per la chiarezza dei contenuti e per le competenze possedute. Ecco alcune loro citazioni.
Prof Sergio Tanzarella – La cittadinanza nella dottrina sociale della chiesa
“Se la scuola italiana non crolla è perché ci sono degli insegnanti che la tengono in piedi… Dobbiamo essere consapevoli che ci sono cittadinanze inclusive e cittadinanze esclusive… Pensiamo di sapere tutto di Dio negando, però, la dignità delle sue creature… L’ecclesiologia oggi ha come modello il poliedro e non la sfera. Le differenze sono un arricchimento di Dio… Bisogna aiutare i giovani a pensare criticamente, smontando tutte le mistificazioni, le bugie, le falsità utilizzando come grimaldello il principio della non-violenza in una società ispirata al massimo grado alla violenza”.
Prof.ssa Gaia De Vecchi – Vizi collettivi tra etica pubblica e nichilismo
“E’ importante educare gli studenti, fin da piccoli, a distinguere i vari livelli di responsabilità (diretta, indiretta, in causa) o di corresponsabilità, nonché il piano morale dal piano psicologico, affinché assumano con forza (proporzionata all’età) un ruolo attivo nella propria crescita umana e nella costruzione di una società caratterizzata da un circolo virtuoso. L’IdR può giocare un ruolo estremamente importante in questa educazione”.
Prof.ssa Ornella Marra – Democrazia e religioni
“Le religioni, impegnandosi a migliorare l’uomo con sentimenti positivi per il singolo e la collettività, a pieno titolo possono inserirsi nel contesto democratico di uno Stato, diffondendo tra i propri fedeli una cultura di pace e di fratellanza … Le democrazie oggi devono essere capaci di autocritica e autorevisione, relativizzando il proprio influsso sulle altre culture”.
Prof Ugo Dovere – Luoghi come esperienze formative
“I beni comuni possono avere anche una loro declinazione nei beni culturali. Il bello è una delle forme in cui si può esprimere il divino, ricordando che esso è lo strumento mentre il contenuto è la rivelazione del Dio-Persona. L’opera d’arte è testimone dello stesso contenuto che si va ad utilizzare. L’arte diventa uno straordinario bene che è comune ad un contesto culturale condiviso. Per l’IRC il patrimonio storico-artistico di un paese può essere una chance da non perdere attraverso un lavoro interdisciplinare, agganciando il contenuto religioso alla vita vera, al vissuto quotidiano del ragazzo. Grande attenzione al particolare (locale) senza mai perdere di vista il generale (globale). Il particolare come dialogo con il generale”.
Che dire? Una crescita per tutti i partecipanti , crescita umana, culturale, spirituale!
Tutti sono tornati alle loro case stanchi ma anche arricchiti e rinnovati!
Ecco alcuni commenti dei colleghi di RC. della Diocesi di Ischia:
Giuseppina Rega: “che cosa mi porto dentro? Il sapere come bene comune, come un pozzo da custodire e tramandare, dove posso attingere ma anche dare”.
Angela Della Monica: “grande è la stanchezza ma più grande è la motivazione che questi 3 giorni mi hanno trasmesso. La qualità dei temi trattati e le prospettive diverse saranno spunti di riflessione e opportunità di lavoro con i ragazzi nonché approfondimenti personali. Come ultima cosa, la soddisfazione e la gioia di aver trascorso questo tempo con vecchi e nuovi colleghi”.
Rosanna Patalano: “per noi questa opportunità è stata un dono speciale sia per la bravura dei relatori che per il clima familiare venutosi a creare. Un grazie a don Virgilio, una persona speciale”.
Angela Baldino: “mi porto dentro l’immagine di un’ecclesiologia poliedrica non più sferica e che lascia allo Spirito santo il compito di ricomporre in unità ogni diversità”
Restituta Mattera: “questi giorni di formazione mi hanno emozionata non poco, riflettendo su quanto di preziosamente creaturale ogni giorno mi viene affidato”.
In conclusione, un affettuoso grazie agli ospiti: S. E. Mons. Giuseppe Giudice, vescovo delegato regionale per la scuola della CEC, agli organizzatori Don Virgilio, Pasquale, Venturino, ai relatori, tutti di grande spessore culturale, ai responsabili dell’Ufficio di Pastorale Scolastica di Avellino, mons. A. Dente e a don Antonio, responsabile dell’Ufficio di Pastorale Scolastica di Vallo della Lucania, e infine ai colleghi IRC delle varie diocesi della Regione Campania. Un grazie di cuore, in modo particolare, a S.E. mons. Pietro Lagnese, vescovo d’Ischia, don Pasquale Trani e Matilde Di Meglio per le opportunità offerteci e per il sostegno e la cura che impiegano nella formazione degli IRC.
Un grazie agli insegnanti di RC della Diocesi d’Ischia per l’accoglienza, la partecipazione e lo zelo dimostrati durante tutto il corso contribuendo ad un clima accogliente e familiare. Ad altiora semper!
TEMATICHE TRATTATE:
- “La cittadinanza nella dottrina sociale della chiesa” – Prof Sergio Tanzarella
- “Vizi collettivi tra etica pubblica e nichilismo” – ssa Gaia De Vecchi
- “Democrazia e religioni” – ssa Ornella Marra
- “La riforma della Scuola” – Sergio Cicatelli
- “Luoghi come esperienze formative” – Prof Ugo Dovere
REGISTA E MODERATORE: don Virgilio Marone, responsabile regionale ufficio scuola della Conferenza Episcopale Campana
AIUTO-REGISTA E FAC-TOTUM: prof Pasquale Pizzini, segretario regionale ufficio scuola della CEC