“Gesù ci chiama per nome”, “Dio ci ama così come siamo”. E’ un invito a essere protagonisti della propria vita, a sognare secondo Gesù, a non aver paura di dire sì al Signore, il filo rosso dell’omelia del Papa durante la Messa di chiusura della Gmg di Cracovia, seguita secondo i dati comunicati dalle autorità da oltre 1,5 milioni di giovani.
Nel Campus Misericordiae, Francesco, commentando l’episodio evangelico di Zaccheo, mette in guardia i giovani dai rischi dello scoraggiamento, del pensare in piccolo, del considerarsi meno di quel che sono. Soprattutto li invita a non temere “la folla mormorante” che “potrebbe ridere di voi perché credete nella forza mite della misericordia”, che “potrebbe giudicarvi dei sognatori perché credete in una nuova umanità, che non accetta l’odio tra i popoli, non vede confini dei Paesi come delle barriere”.
Pericoli da conoscere, da affrontare senza paura di dire sì a Dio, un Dio vicino, che “ci invita al coraggio vero”. Ma voi, aggiunge il Pontefice “non lasciatevi anestetizzare l’anima”, non fermatevi alla superficie delle cose e diffidate dalle liturgie mondane dell’apparire”, cercate la connessione più stabile: “Quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi”.
L’impegno affidato ai giovani allora è quello di essere costruttori di una nuova umanità, lottando per il bene in quanto bene, senza aspettare di sentirsi dire bravi. La Gmg allora “comincia oggi e continua domani a casa perché è lì che Gesù vuole incontrarti d’ora in poi”.
Una curiosità significativa: la preghiera dei fedeli per i cristiani perseguitati viene recitata in cinese.
Il regalo della Gmg a Cracovia: le case Caritas
Questa mattina (31 luglio), lasciato l’arcivescovado, Papa Francesco si è trasferito in auto al Campus Misericordiae di Cracovia, predisposto per ospitare i due eventi conclusivi della Gmg 2016: la Vegia di sabato sera e la Messa. In quest’area sono state realizzate due strutture, che resteranno a ricordo dell’evento come segno tangibile di misericordia: una Casa diurna per anziani e un Centro Caritas denominato Il pane della Misericordià. Accolto dal sindaco di Wieliczka, nel cui territorio si trova il Campus, e dal direttore della Caritas diocesana, il Papa è stato accompagnato all’ingresso di una delle due case destinate all’accoglienza di poveri e anziani in difficoltà. Qui ha benedetto i presenti, i locali e una statua della Madonna di Loreto. Dopo la benedizione delle case della Caritas, Bergoglio ha compiuto sulla vettura panoramica un lungo giro in tutta l’area del Campus Misericordiae.