E’ giunto martedì sera a Barano (e lì vi è rimasto fino a venerdì 19) il venerato reliquiario artistico contenente una parte del corpo di Santa Rita: donna, sposa, madre, vedova, suora amata e venerata come modello di testimonianza cristiana e compagna di viaggio sulle strade della vita.
Tale reliquiario proviene dalla Parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo in Agropoli che lo ospita in quest’anno 2014; è consuetudine infatti che tale reliquiario sia concesso annualmente ad una Parrocchia che ne fa richiesta e che a sua volta permette la visita in altre comunità.
La presenza delle reliquie di Santa Rita a Barano nasce dunque dalla grande amicizia stretta da don Pasquale e don Roberto di Agropoli, entrambi direttori diocesani di Pastorale Familiare ed è stata dunque occasione per riflettere, meditare e pregare attorno alla figura di una Santa che va preso a modello e custodia di ogni famiglia cristiana.
Martedì 16 dopo l’accoglienza in Piazza, alle ore 19.00 è stata celebrata la S.Messa in San Rocco, mentre alle ore 21 si è tenuta una Veglia di preghiera a cui hanno preso parte in modo particolare i giovani, i cresimandi della Parrocchia di S.Sebastiano, i fidanzati e gli sposi, alla presenza del nostro Vescovo Pietro.
“Siamo alla presenza di una nostra sorella che la Chiesa ha dichiarato Santa, dopo aver verificato in che modo lei ha incarnato i valori del Vangelo nella sua esistenza”, così il Parroco don Pasquale Trani ha introdotto la celebrazione che ha visto alternarsi la recita di alcuni misteri del Rosario, canti, lettura dei brani del Vangelo e del magistero della Chiesa. Insieme abbiamo potuto poi ascoltare la testimonianza di due giovani, Antonio e Teresa, che il prossimo 4 ottobre celebreranno il Sacramento del Matrimonio; i due ci hanno parlato di come si sono impegnati concretamente ad abbattere il muro delle divisioni presenti nelle loro famiglie e della scelta di vivere lontani dalle loro case native per costruire davvero le basi per la crescita della loro nuova famiglia, posta sin d’ora sotto la protezione di Dio e di Maria.
Al termine ha preso la parola il nostro Vescovo Pietro per donarci una riflessione, sgorgata dall’esempio di Rita, presente tra noi: “I Santi ci fanno vedere il Vangelo vissuto e ci indicano qual’è il progetto di Dio su di noi perchè anche noi diventiamo Santi. Questa è la volontà di Dio: che anche la nostra vita diventi una vita bella come quella di Rita. I Santi in fondo ci dicono che il Vangelo è possibile perchè loro lo hanno vissuto. Papa Francesco ai giovani diceva lo scorso anno: ‘Non smettete di sognare cose grandi per la vostra vita!’. Anche Rita ha pensato cose grandi per lei, ha pensato che avrebbe potuto vivere il Vangelo con la Grazia di Dio e stasera vogliamo chiedere al Signore, qualunque sia il nostro stato di vita, che noi possiamo avere questo desiderio, di vivere il Vangelo, di non pensare che il Vangelo non sia per noi, come avrebbe potuto pensare Rita, vissuta in un’epoca difficile e in cui la donna non aveva alcun peso sociale. Santa Rita ci dice anche che le difficoltà non devono frenarci ma anzi esse sono e diventano un modo per vivere ugualmente il Vangelo, sono una modalità concreto che il Signore ci offre.
Questa reliquia è un segno della presenza di Rita che ci accompagna e ci dice: coraggio, vai avanti, coraggio, anche se oggi non hai vissuto il Vangelo, ricomincia ora, adesso! In fondo alla sera della vita il Signore non ci chiederà se avremo vissuto il Vangelo ma almeno se ci avremo provato, se avremo desiderato di viverLo, e già questo forse gli basterà, già questo sarà per noi la Santità!”
La settimana è proseguita con il trasferimento delle reliquie presso la Chiesa Parrocchiale di S.Sebastiano, dove giovedì sera mons. Lagnese ha amministrato il Sacramento della Cresima a 10 ragazzi della comunità parrocchiale; altro momento toccante e significativo è stato quello della visita agli ammalati presso l’Ospedale “A.Rizzoli” di Lacco Ameno nel pomeriggio della stessa giornata di giovedì 18.
di Francesco Schiano