La visita del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana sull’Isola
“SONO VENUTO PER ALIMENTARE LA SPERANZA”
Francesco Schiano – Kaire
“Sono venuto ad Ischia per alimentare la speranza della gente: non sono qui solo per dire una parola di conforto o consolare qualche lacrima ma per condividere quello che voi avete fatto e state facendo e per darvi una mano, per quanto mi è possibile, in vista della ricostruzione, che va adattata a questo specifico contesto”. Sono queste le parole che il card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale italiana, ha pronunciato mercoledì scorso durante la visita sulla nostra isola per essere presente sui luoghi più colpiti dal sisma dello scorso 21 agosto, nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno. Inizia presto la giornata di Bassetti che incontra prima in forma privata i familiari di Lina Balestrieri, una delle due vittime del sisma, e poi si “immerge” nella ferita tuttora aperta da un evento tanto doloroso quanto inaspettato.
La prima tappa del Presidente della Cei, accompagnato dal Vescovo Lagnese, dai Sindaci e dai Parroci di Casamicciola e Lacco Ameno, è in piazza a Casamicciola nei locali dell’ex Capricho che il Comune sta utilizzando come sede provvisoria. Bassetti incoraggia tutti ad andare avanti e si complimenta per il lavoro fin qui svolto; un pensiero speciale alle forze dell’ordine e ai tanti che si sono impegnati senza risparmiarsi in quei drammatici frangenti. Ai giornalisti presenti dice: “grazie per la vostra opera: la stampa fa un lavoro importante perché subito ci ha dato l’occasione di vivere anche questo evento. A volte la gente si abitua a queste tragedie, ma una sana interpretazione dei fatti è più che positiva”. Subito dopo la visita al cuore pulsante della fede casamicciolese, la Basilica di Santa Maria Maddalena, anch’essa seriamente segnata dalla scossa del 21 agosto: all’esterno il parroco e i fedeli hanno voluto esporre l’immagine del Venerabile Parroco Giuseppe Morgera, (le cui spoglie riposano proprio nella Basilica dedicata alla Santa patrona), che tanto si adoperò per la ricostruzione umana e spirituale di Casamicciola dopo il devastante terremoto del 1883. A Piazza Maio, centro dell’evento tellurico di metà agosto, il card. Bassetti incontra prima un gruppo di persone che hanno deciso di continuare a ritrovarsi ogni giorno nel luogo dove sono nate e vissute fino a qualche mese fa e poi prosegue per una breve e intensa sosta davanti alle rovine della facciata della Chiesa dell’Addolorata, sotto le quali Lina Balestrieri ha perso la vita; poco distante da lì altre macerie, dal doppio volto, da queste è stato infatti estratto senza vita il corpo di Marilena Romanini e sono usciti sani e salvi i tre bambini simboli della speranza che continua a battere nel cuore di tutti. Prima della visita alla Chiesa di San Giuseppe al Fango c’è ancora tempo per esprimere qualche considerazione al termine di una due giorni decisamente intensa: “ho preferito venire ad Ischia in un periodo più distanziato dal sisma proprio perché le mie emozioni fossero più realistiche e mi sto rendendo conto che gli eventi vanno proporzionati a quello che è il territorio che li sta vivendo. Penso che da parte delle istituzioni, come già stanno facendo, e in prima linea la Chiesa locale con il Vescovo Pietro già presente dai primi attimi seguiti al sisma, ci vorrà un’attenzione particolare nella ricostruzione. Alla gente continuerei a ripetere la frase del Venerabile parroco Morgera che ho letto davanti alla Basilica di Santa Maria Maddalena: Casamicciola risorgerà! Casamicciola, le sue frazioni, Lacco Ameno, risorgeranno, ritorneranno ad essere quello che erano; non possiamo disperdere un patrimonio storico di tale bellezza”.
Il Vescovo Pietro ha invece richiamato i desideri che sono nel cuore delle popolazioni colpite e le iniziative che prossimamente la Chiesa di Ischia metterà in campo: “c’è il desiderio in qualche modo di conservare l’identità di queste popolazioni, che non solo chiede di avere certezze maggiori come la casa ed il lavoro, ma anche il ritrovarsi come comunità, ed è questo il compito della nostra Chiesa di Ischia. Da qui a pochi giorni poi noi renderemo pubblica la decisione della Diocesi di Ischia di sostenere le famiglie disagiate attraverso dei voucher che offriremo a quanti hanno perso la casa e il lavoro e questo grazie alle offerte che ci sono pervenute, grazie alla Conferenza Episcopale Italiana e anche grazie a tutti i Vescovi della Campania che hanno deciso proprio ieri mattina di far sì che domenica 17 dicembre si tenga una colletta in tutte le chiese della regione proprio a favore dei nostri terremotati. In tal modo c’è il desiderio di far ripartire anche le microimprese che hanno perso tutto e con esse tutta l’economia locale”. Una parola infine sulla questione dell’ex asilo delle Suore di P.Arturo in loc. Sentinella, attuale Casa di accoglienza rivolta ai diversamente abili, in particolare ai ragazzi autistici e alle loro famiglie: “siamo in continuo contatto con il Sindaco Castagna; è nostra intenzione che quella struttura, la casa ‘S.Maria della tenerezza’, resti a favore dei ragazzi autistici e dei loro genitori che tra l’altro mi hanno chiesto di non abbandonarli; proprio per questa struttura la Conferenza Episcopale italiana ha anche stanziato un contributo con il quale vorremmo iniziare al più presto i lavori. Se si tratterà comunque di ospitare i bambini delle materne di Casamicciola per qualche mese non ci tireremo indietro perché il nostro unico obiettivo è fare il bene della gente”. Impossibile non condensare anche in poche battute quanto vissuto la sera precedente presso il centro Papa Francesco durante l’incontro che lo stesso card. Bassetti ha voluto vivere in modo particolare con i volontari e con quanti sin dalle primissime battute hanno donato il loro prezioso tempo affinché i nostri fratelli terremotati potessero trovare un po’ di sollievo e conforto. Dopo la presentazione di quei momenti in un video realizzato dalla Caritas Diocesana e dalla Pastorale Giovanile, si sono susseguiti gli interventi di chi ha vissuto un’esperienza bella e forte di amore concreto in quei difficili giorni. “Abbiamo sperimentato e toccato con mano quanto grande sia la solidarietà e la generosità del popolo ischitano” racconta don Gioacchino, direttore della Caritas Diocesana, e proprio dalle testimonianze di tutti risulta chiaro quanto bene sia emerso da un evento così doloroso; l’Amore ancora una volta ha tenuto uniti quanti sembravano essere smembrati dalla sofferenza e dalla distruzione e si è dimostrato concreto e palpabile in ogni dono e in ogni gesto: la Provvidenza di Dio ha fatto il resto non venendo mai meno! Il Card. Bassetti ha sottolineato tutta la sua emozione dopo i racconti che si sono succeduti: “questa sera avete parlato più con i vostri occhi che con le vostre parole, ed è proprio per questo che siete riusciti a comunicare tanto amore, perché l’Amore non è dare qualcosa, anzi talvolta possiamo donare qualcosa magari per toglierci di torno una persona noiosa, l’Amore è dare qualcuno, è comunicare qualcosa di sé stessi; mi avete profondamente toccato il cuore stasera, perché tutti quelli che sono intervenuti hanno parlato la lingua dell’Amore!”
Grazie card. Bassetti per il dono della sua presenza, non formale o di circostanza, grazie perché vi siete immersi nelle ferite dei cuori e avete toccato le nostre vite con la tenerezza di Dio!
Foto Andrea Di Massa