L’Agenzia del Demanio ha avviato i lavori di messa in sicurezza provvisoria dell’ipogeo e dei reperti archeologici di Santa Restituta, dopo il loro trasferimento nel complesso museale di Villa Arbusto da parte della Diocesi, secondo quanto previsto dal Decreto Commissariale n.2032 del 2024. Attualmente i reperti sono stati trasferiti in alcuni container nei pressi di Villa Arbusto e saranno custoditi, grazie ad un sistema di video sorveglianza finanziato dal Comune di Lacco Ameno, per poter essere ricollocati in occasione della rifunzionalizzazione del museo al piano ipogeo del complesso di Santa Restituta.
I lavori, propedeutici al miglioramento sismico della casa comunale, alla rifunzionalizzazione del museo archeologico e alla rigenerazione della piazza, sono coordinati dall’Agenzia del Demanio in qualità di soggetto attuatore per la fase di progettazione secondo un cronoprogramma di 18 mesi (Decreto n. 1729/2024).
Il complesso di Santa Restituta, di grande valore storico e culturale, si estende su una superficie di circa 3.000 mq e comprende vari edifici, tra cui la basilica, la casa comunale, la torre e l’area archeologica di circa mille metri quadrati sottostante, è al centro di un progetto che mira a preservare il patrimonio storico e garantire la sicurezza strutturale nel lungo periodo.
Il progetto di riqualificazione, per un importo complessivo di € 11.217.200, è stato finanziato dal Commissario Legnini con Ordinanza speciale n. 2 dell’11/4 2023 nell’ambito degli interventi di ricostruzione del Comune di Lacco Ameno, ricompresi tra l’altro nel Piano di Ricostruzione dell’Isola d’Ischia per i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, interessati dal sisma del 2017 e dagli eventi franosi del 2022 pubblicato con Ordinanza n. 28 del 3 gennaio 2025.
L’intervento è gestito da un Tavolo Permanente presieduto dal Commissario Straordinario per la ricostruzione, al quale partecipano la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, l’Agenzia del Demanio, il Comune di Lacco Ameno e la Diocesi di Ischia. La Soprintendenza è responsabile per gli indirizzi e il coordinamento delle attività nell’area archeologica. La Diocesi di Ischia ed Il Comune di Lacco Ameno sono i principali destinatari dell’intervento di rifunzionalizzazione del museo archeologico di Santa Restituta e del miglioramento sismico della casa comunale.
Per l’attuazione dell’intervento sono previste diverse fasi operative. La prima consiste nella messa in sicurezza provvisoria dell’area archeologica con interventi di riparazione e puntellatura dei solai, delle travi e il rinforzo dei passaggi e nella protezione dei reperti che non è stato possibile trasferire al museo di Villa Arbusto. Queste operazioni serviranno a garantire la protezione dell’area, dei reperti inamovibili e un accesso sicuro per gli operai che effettueranno le operazioni necessarie, tra cui le indagini preliminari.
Le fasi successive prevedono, infatti, l’esecuzione di studi e indagini, tra cui prove geologiche, geotecniche, geofisiche e un rilievo laser scanner 3D in modalità BIM (Building Information Modeling), propedeutiche all’audit sismico. Questa fase prevede l’uso di tecnologie avanzate con modellazioni in grado di simulare il comportamento strutturale del complesso per comprenderne l’effettiva risposta in caso di eventi tellurici. Al termine di questa fase, verrà indetto un concorso di progettazione con l’obiettivo di selezionare la proposta migliore per la riqualificazione del complesso, capace di coniugare le strategie di adeguamento e miglioramento sismico della casa comunale con la rifunzionalizzazione dell’area archeologica da destinare a museo e la rigenerazione urbana della piazza adiacente, valorizzandone le connessioni e l’accessibilità.
Il vincitore del concorso elaborerà la progettazione di fattibilità tecnico-economica che andrà in Conferenza di Servizi Speciale per l’approvazione da parte del Commissario.
Al fine di tenere costantemente aggiornati i cittadini e i visitatori sul progetto e sullo stato di avanzamento dei lavori, saranno avviate una serie di attività di comunicazione e informazione, tra cui un virtual tour che consentirà di visitare il sito archeologico per un’esperienza immersiva anche con l’uso di visori 3D.
Comunicato ufficiale Agenzia del Demanio: LINK