Venerdì 22 maggio nella Chiesa Cattedrale di Ischia Ponte si è tenuto il consueto appuntamento mensile tra i giovani appartenenti alle varie realtà isolane ed il nostro Vescovo Pietro.
La Preghiera Giovani è sempre un appuntamento molto atteso dai ragazzi, un momento in cui è possibile fermarsi e riflettere attentamente sulla Parola di Dio. Tanti sentono il bisogno di ascoltare le riflessioni che il Vescovo mensilmente sottopone ai giovani. La serata è stata molto intensa e vissuta in totale raccoglimento. Il tema scelto in questa occasione, “E’ FUORI DI SE’”, è stato molto incisivo. Mons. Lagnese ha donato messaggi forti, estremamente attuali ed ha invitato tutti ad una profonda riflessione. Come usa fare solitamente ha invitato i presenti ad invocare lo Spirito Santo, quale atto preliminare dell’incontro. Le splendide voci della corale della Pastorale Giovanile intonano il canto d’invocazione “Manda il Tuo Spirito”. Questo canto, molto bello, è stata una preghiera rivolta al Signore affinché mandasse il Suo Spirito su ciascuno dei presenti. Il canto ha rappresentato uno strumento molto forte che ha permesso a tutti di entrare in raccoglimento. “Manda il Tuo Spirito affinché da questa preghiera possiamo uscire con la voglia di amare come hai amato Tu”, afferma il Vescovo. “Manda il Tuo Spirito affinchè possiamo avere il desiderio di fare la Tua volontà, diventando come argilla tra le tue mani”. Padre Pietro invita tutti a mettersi in ascolto della Parola. “Ascoltiamo Gesù che ci parla e desidera entrare nei nostri cuori per poter cambiare le nostre vite”. Il nostro Vescovo ha scelto un passo del Vangelo sul quale ha esortato tutti alla riflessione, un brano che è apparso estremamente attuale. Il brano scelto in questa occasione è tratto dal Vangelo di Marco (3,20-22;31-35). L’Evangelista ci racconta di Gesù che entra in una casa e si raduna attorno a Lui tanta folla. Egli non riusciva nemmeno a prendere cibo. I suoi sentito ciò uscirono per andarlo a prendere dicendo: E’ fuori di sé. L’incontro di preghiera preparato dal Vescovo ha proprio questo titolo, E’ Fuori di Sé. Gesù è sempre tra la gente, tra i poveri, gli ammalati, gli ultimi, sempre al fianco di coloro che contavano poco o nulla, ora in una casa, ora in piazza, in strada o alle rive del lago. Il Vangelo dice che Gesù non aveva più tempo per prendere cibo. Egli dedicava il suo tempo alla preghiera ed ai fratelli, era tutto per gli altri. “ Questa Parola dice la verità su Gesù, Egli è realmente fuori di sé, no nel senso che sia pazzo come pensavano i suoi. Egli non viveva per se stesso, era tutto per gli altri. Era un uomo che stava al di fuori del suo baricentro, tutto proiettato verso gli altri”. Le riflessioni di Padre Pietro sottolineano come oggi si viva proiettati verso se stessi. Il mondo educa a fare le cose utili solo al personale tornaconto, si tende a fare solo le cose utili per se stessi. Come supporto alla meditazione è stato scelto un canto tratto dal repertorio di Gino Paoli, “Eravamo Quattro Amici al Bar”, datato 1991,uno dei più grandi successi del famoso cantautore genovese. Si parla di quattro amici che un giorno incominciarono a sognare un mondo diverso. La canzone ci rimanda a quella che fu la grande stagione dei sogni. Si pensava di voler realizzare un mondo diverso. L’autore racconta la sua esperienza e quella di altri tre amici animati dal desiderio di voler cambiare il mondo. I giovani erano mossi dal desiderio di cambiare il mondo. A quella stagione fece seguito quella del disincanto. Il mondo non cambiava affatto, tutto restava tal quale. Ci si rinchiudeva in se stessi dopo aver tirato i remi in barca. La canzone altro non è che la storia di quattro amici i quali, uno alla volta, si tirarono indietro, rinunciando a realizzare il sogno di un mondo migliore. “Oggi viviamo ancora questa seconda fase, quella dell’individualismo; non si hanno scopi, non si realizzano progetti. Oggi i giovani non sognano più, non pensano più in grande. Ci si accontenta, basta il poco, il sicuro; sognare diventa pericoloso”. Il testo dice che i quattro amici parlavano dei grandi problemi del mondo: ambiente, pace, giustizia sociale. Poi da quattro divennero tre, poi due ed infine ne restò soltanto uno. Ad un certo punto si rinuncia a tutti quelli che erano i sogni nel cassetto. Ritornando al Vangelo Gesù si presenta come colui che vuole davvero cambiare il mondo e per fare questo dona la sua vita. “Gesù cerca persone vogliose di cambiare il mondo insieme a Lui, sapendo che il mondo si cambia se si parte dal cambiare se stessi. Per aiutare Gesù in quest’opera occorre mettersi a fare la volontà di Dio, uscendo da se stessi”. In risposta a questa Parola l’incontro termina con il canto “Come Tu mi Vuoi”. “Occorre essere disposti a cambiare il mondo mettendoci, giorno dopo giorno, a fare la volontà di Dio. Non importa se al termine delle nostre vite il mondo sarà cambiato, quello che è importante è che le nostre vite siano un pochino cambiate”.