PDF Messaggio Giornata vita consacrata 2 febbraio 2015

Lunedi 2 Febbraio 2015

Festa della Presentazione del Signore – Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta – Ischia Ponte

Ore 16,30: Ora di Adorazione, animata dalle Suore della Diocesi  di Ischia

Ore 18,00: Benedizione delle Candele e processione  dalla Parrocchia di S. Maria Assunta alla  Cattedrale.  S Messa presieduta dal Vescovo Sua Ecc.za Mons. Pietro Lagnese.

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Il 2 febbraio, festa della presentazione del Signore al Tempio, è anche la 19a Giornata Mondiale della Vita Consacrata. E’ la festa che il popolo di Dio ama chiamare la Festa della Candelora. Maria e Giuseppe, portando Gesù Bambino al Tempio per offrirlo al Signore, dopo quaranta giorni dalla nascita, incontrano anche  il vecchio Simeone, che, mosso dallo Spirito Santo, profetizza sul Bambino dicendo “i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”.  La luce viene simboleggiata con la luce delle candele che vengono benedette in questo giorno per la processione, a significare come ogni battezzato risplende della luce di Cristo nella misura in cui  apre la sua mente e il suo cuore per accogliere la Parola di Gesù che è il Vangelo e lo mette in pratica, così che la vita del cristiano diventa la vita di un figlio della luce e non delle tenebre!

Penso che sia bene ricordare perché il Papa scelse proprio questo giorno del 2 febbraio per istituire nel 1997 la Giornata Mondiale della Vita Consacrata e quali ne furono i motivi.

vita consacrata“La Giornata della Vita consacrata sarà celebrata nella festa in cui si fa memoria della presentazione che Maria e Giuseppe fecero di Gesù al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2, 22). In questa scena evangelica si rivela il mistero di Gesù, il consacrato del Padre, venuto nel mondo per compierne fedelmente la volontà (cfr Eb 10, 5-7). Simeone lo addita come “luce per illuminare le genti” (Lc 2, 32) e preannunzia con parola profetica l’offerta suprema di Gesù al Padre e la sua vittoria finale (cfr Lc 2, 32-35). La Presentazione di Gesù al Tempio costituisce così un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti sono stati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, “i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente” (Vita consecrata, n.1).

Alla presentazione di Cristo si associa Maria. La Vergine Madre, che porta al Tempio il Figlio perché sia offerto al Padre, esprime bene la figura della Chiesa che continua ad offrire i suoi figli e le sue figlie al Padre celeste, associandoli all’unica oblazione di Cristo, causa e modello di ogni consacrazione nella Chiesa.

  1. Giovanni Paolo II racchiude in tre motivi, l’origine di questa giornata:

1) “ in primo luogo, essa risponde all’intimo bisogno di lodare più solennemente il Signore e ringraziarlo per il grande dono della vita consacrata, che arricchisce ed allieta la Comunità cristiana con la molteplicità dei suoi carismi e con i frutti di edificazione di tante esistenze totalmente donate alla causa del Regno …La vita consacrata, prima di essere impegno dell’uomo, è dono che viene dall’Alto, iniziativa del Padre, “che attrae a sé una sua creatura con uno speciale amore ed in vista di una speciale missione” (Ibid., 17). Dono stupendo”.

2) In secondo luogo, questa Giornata ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la stima per la vita consacrata da parte dell’intero popolo di Dio. La vita consacrata “più fedelmente imita e continuamente rappresenta nella Chiesa la forma di vita che Gesù, supremo consacrato e missionario del Padre per il suo Regno, ha abbracciato ed ha proposto ai discepoli che lo seguivano (Vita Consecrata, n. 22)”.

La vita di speciale consacrazione, nelle sue molteplici espressioni, è così al servizio della consacrazione battesimale di tutti i fedeli. Nel contemplare il dono della vita consacrata, la Chiesa contempla la sua intima vocazione di appartenere solo al suo Signore, desiderosa d’essere ai suoi occhi “senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa ed immacolata” (Ef 5, 27).

3) Il terzo motivo riguarda direttamente le persone consacrate, invitate a celebrare congiuntamente e solennemente le meraviglie che il Signore ha operato in loro, per scoprire con più lucido sguardo di fede i raggi della divina bellezza diffusi dallo Spirito nel loro genere di vita e per prendere più viva consapevolezza della loro insostituibile missione nella Chiesa e nel mondo.

Immerse in un mondo spesso agitato e distratto, prese talvolta da compiti assillanti, le persone consacrate saranno aiutate anche dalla celebrazione di tale annuale Giornata a ritornare alle sorgenti della loro vocazione, a fare un bilancio della propria vita, a confermare l’impegno della propria consacrazione. Potranno così testimoniare con gioia agli uomini ed alle donne del nostro tempo, nelle diverse situazioni, che il Signore è l’Amore capace di colmare il cuore della persona umana.

 C’è davvero una grande urgenza che la vita consacrata si mostri sempre più “piena di gioia e di Spirito Santo”, si spinga con slancio sulle vie della missione, si accrediti in forza della testimonianza vissuta, giacché “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”. (Dal Messaggio di Giovanni Paolo II per la I giornata della Vita Consacrata, 2 febbraio 1997)

Quest’anno la giornata della Vita Consacrata ricorre in una circostanza particolare: Papa Francesco ha stabilito che si celebrasse l’Anno della Vita Consacrata che è iniziato il 30 novembre scorso e terminerà il 2 Febbraio 2016. Con una Lettera Apostolica, sono molte le domande di riflessione che il Papa ha lanciato, come una sfida, ai consacrati e alle consacrate per questo anno di grazia. Domande che non possono lasciare tranquilli perché invitano a una seria e profonda revisione di vita alla luce di una Chiesa che vuole essere più povera e fare concretamente la scelta dei poveri! Il Papa ci invita a “sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di renderci felici”, che la nostra vita deve poter parlare, “una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo”. E quando manca questo anche i volti dei consacrati possono diventare tristi e scontenti. Il Popolo di Dio è invitato a unirsi in questo giorno alla preghiera di tutta la Chiesa per i consacrati perché anche nella nostra Diocesi di Ischia non manchi questo segno della vita profetica: “mi attendo che <<svegliate il mondo>>, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia”.

E le comunità cristiane  non solo pregano per i consacrati ma anche sono invitate dal Papa a “stringersi intorno alle persone consacrate, a gioire con loro ,a condividere le loro difficoltà, a collaborare con esse, nella misura del possibile, per il proseguimento del loro ministero e della loro opera, che sono poi quella dell’intera Chiesa. Fate sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano.”

Ci auguriamo che questo invito del Papa possa essere accolto da tutti e nelle famiglie e nelle Parrocchie si parli con più attenzione e amore della bellezza della vita consacrata!

Padre Nunzio Ammirati, OFM